tutto è possibile

personale di Renato Giorgio a cura di Anna Soricaro


tutto è possibile

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Tutto è possibile
Non potrei dire chi sono, non ne ho la minima idea!
Sono qualcuno che non ha origini né storia, né paese e ci tengo!
Sto qui, sono libera, posso immaginarmi tutto.
Tutto è possibile.
Non ho che da alzare gli occhi e ridivento il mondo.
Il cielo sopra Berlino, film di Wim Wendwers, Germania, 1987
‘Tutto è possibile’ è una espressione estrapolata da un vecchio film del 1987 che ben si adatta a titolare questo evento di arte contemporanea in cui un solo artista, Renato Giorgio, è libero di immaginare tutto per ridiventare e reinventare il mondo.
La leggera invisibilità dell’angelo e la necessaria pesantezza dell’uomo è la dicotomia che vive il film ‘Il cielo sopra Berlino’ che ispira questo evento.
Ma non solo il film vive questa bipartizione.
La soavità della pittura frutto di una mano libera e la forza della mente che tende a cancellare, modificare, annullare sono le contrapposizioni di sempre di un artista, un maestro d’arte, che sa creare con abilità e rapidità purchè gli stimoli sappiano spronarlo.
Tutto è possibile per Renato Giorgio poiché lui non cade mai nella retorica artistica.
Ogni opera custodisce tracce di diversità , unicità, grandezza.
Tra colori sempre intensi è vasta la gamma tonale a cui si avvicina senza omettere le continue sperimentazioni materiche tra stracci, carte, manoscritti, catrame, caffè e tutto ciò che la quotidianità consente. L’arte contemporanea, quella astratta, questa di Renato Giorgio, impulsiva e di impatto, non va spiegata e non deve essere intesa necessariamente perché va osservata e vissuta. I colori, quelle macchie che paiono aver sporcato l’opera, quegli stracci che asciugano il colore, quelle carte che celano e svelano qualcosa, quelle scritte che rimandano a iniziali personali, quel bianco che ha cancellato ciò che non piaceva non si può descrivere, si deve percepire, tastare, ascoltare perché quelle opere urlano nel silenzio di chi osserva e restano a decantare.
Nel film in questione lo stupore dei bambini rende il protagonista un uomo, in questo evento le opere d’arte rendono gli osservatori liberi e soddisfatti di perdersi e trovarsi in grandiosi spazi cromatici.

Dove

Centro Culturale Zerouno,via indipendenza, 27, Barletta

INFO

Periodo di Riferimento: 19 settembre - 3 ottobre 2018 Patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis Vernice: mercoledì 19 settembre - ore 18.00 - Orari:. lun- ven. 17.00 - 20.00 sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso. Ingresso: Libero