RECENSIONI
Inserimento nel catalogo ECO D''ARTE MODERNA - Casa Editrice CIDA-Roma CATALOGO INT. D''ARTE MODERNA: MDS n° 11 - CATALOGO DELLE QUOTAZIONI casa ed. Alba - recensione in Boè periodico Bim. di arte e cultura.
L’arte giovane di Adria Muzzi.
Non è facile esprimere concetti nuovi nel mondo dell’arte contemporanea, tante sono le proposte; basti l’esplorazione dei principali siti di internet, per ritrovarvi esposte migliaia di opere, ospitate in innumerevoli contenitori virtuali, fra cui associazioni culturali e gallerie più o meno accreditate.
Un mondo dell’arte composito e nuovo, ricco di idee, che si pone in visione quasi in modo pervadente agli occhi di tutti i navigatori, anche i meno attenti od accaniti. Un’arte che cresce in rete, alla velocità della luce, dove tutti propongono tutto ed in tutti i modi possibili. Migliaia di opere nascono e si spengono in un caleidoscopico mondo di colori. In questo complesso universo di immagini, ci si chiede cosa sia arte e cosa non lo sia, quando ci si trovi a trattare con un puro “tentativo” estemporaneo dal quale prendere le distanze o quando invece un percorso sia da assumere in esame con maggior attenzione in quanto possibile premessa di future incoraggianti evoluzioni. Occorre dunque per meglio comprendere il valore di un’artista e della sua arte saper districarsi, nel tentativo di distinguere fra banalità e qualità. In questo mi soccorre il grande storico Lionello Venturi, quando nel testo “come comprende l’arte” riesce con chiarezza espositiva a farci intendere che oltre il dato pittorico non irrilevante, tuttavia “l’arte ha una funzione più alta … di momento conoscitivo”, che deve per essere tale “saper interagire con la storia”, prenderne coscienza in quanto possa ella costituire momento di analisi in funzione di impegno umano. Ovvero in altri termini occorre perseguire nell’indagine sull’operato artistico non solo gli aspetti tecnici e formali ma anche e soprattutto i motivi ideali e concreti che hanno mosso l’artista nelle sue scelte. Il Venturi ci suggerisce di guardare alla tecnica, ma come mezzo per esprimere contenuti che in se possono illuminare sulla fattura dell’opera ben più e ben oltre del dato tecnico. Alla luce delle sopra esposte considerazioni, mi pare più semplice l’analisi dell’operato dell’artista Adria Muzzi. La giovinezza anagrafica di Adria non tragga in inganno sulle attuali potenzialità della stessa, l’affezione che Ella prova per l’arte è innata. Adria esprime una fresca visionarietà, che lascia apparire i prodromi di una possibile, auspicata evoluzione.........................
critico d’arte: Dr. Franco Bulfarini
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Ecco Adria Muzzi giovane pittrice toscana, come lei stessa afferma i suoi lavori sono l’espressione dei suoi sentimenti delle esperienze vissute. Miscela le sue passioni come la fotografia e la pittura unendoli con il collage… .. Questo mix rappresenta il meglio per esprimersi ….
“Ho un attaccamento quasi materno...i miei quadri nascono dall''amore che provo per l''arte e la vita e darli via per me è grosso distacco..…”
Opere ricche d’intensità, di tutto ciò che si può contenere. Un quadro che vibra, dove le figure si confondono con i mille pensieri rimanendo però sempre vive. Si viaggia alla continua scoperta: ricerca di colori, luci, di cercare di impadronirsi di ogni attimo. Le luci e colori dosati attraverso un turbinio di imput dati dal mondo esterno. Riscattare se stesso in quel gesto pittorico, che porta alla rappresentazione del buco nero che inghiotte l’uomo.
Tutto in un certo senso ha un doppio, il concetto dell’astratto e del suo figurativo, si cerca di elaborare, di comprendere il colore nelle sfumature della vita e l’immagine è il catalizzatore che permette di vedere il vuoto, il silenzio del se stesso. è come sospeso nel vuoto, pronto a riempirsi di tutti quei imput esposti in collage..................................
critico d''arte: Marica Petti