JEAN GAUDAIRE-THOR

LUI, LUI PARTOUT


JEAN GAUDAIRE-THOR

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Per il bicentenario della morte di Napoleone saremmo stati tentati di esporre opere sulla storia dell'impero creato dal Petit caporal. La storia è probabilmente il miglior antidoto al mito: Per il progetto era necessario che questa storia poggiasse su immagini e così abbiamo ritenuta preziosa la proposta di ospitare la mostra itinerante dell'artista francese Jean Gaudaire-Thor, al quale il dipartimento di Seine-et-Marne ha dato l'incarico strategico e creativo per un'evocazione artistica, non agiografica, della figura di Napoleone.
«Da parte mia, sono sempre stato attratto da soggetti di ampie vedute, che mi permettono grandi sconfinamenti. Questi soggetti, molto spesso lontani dalle mie solite passioni, mi hanno permesso di cercare nuovi mondi. Sì, ci sono stati Cristoforo Colombo, Arthur Rimbaud, Lazzaro, temi tanto inaspettati quanto opposti. Mi ha fatto molto piacere stare con loro e, a dire il vero, accompagnarli nella loro secondo vita. Forse questo gioco di fantasmi e doppi non è estraneo alla mia passione per l'antico Egitto. "La Campagne du Monde" è diventata così il titolo generico di questa mia intima avventura pittorica su Napoleone». È con queste parole che Jean Gaudaire-Thor interpreta l'evocazione dell'epopea napoleonica, la visione che la storia ci ha lasciato di Napoleone, inventando un altro modo di raccontare, di accompagnarci attraverso i secoli, lontano dagli eterni dibattiti storici, senza tener conto della cronologia o dello svolgimento temporale delle folgoranti conquiste dell'uomo. Le opere esposte interpretano con il lume dell'arte la complessità pluriversa delle gesta e della personalità del Generale-Imperatore. Siamo distanti dallo scimmiottare uno stile neo-classico, tradizionalmente celebrativo, siamo lontani dai fasti napoleonici di Andrea Appiani. L'artista non nega i paradigmi consueti delle sue creazioni artistiche: «La mia ricerca sarebbe più stratigrafica che panoramica, più influenzata dalla geologia e dall'archeologia che da una rappresentazione oculare o addirittura anedottica». Le sue composizioni ci fanno riflettere sul concetto stratigrafico della sua visione pluriversa del periodo napoleonico. Nei suoi "collages" d'immagini coesistono: le conquiste trionfali e i disastri della guerra di Goya, l'esostismo egizio e il neoclassicismo, la scienza esatta e gli ineffabili amori privati, il carisma austero dell'imperatore e il sacrificio devoto delle truppe, i segni imperiali del potere e il simbolo evocativo del cappello da generale, la geografia con la storia. In questa mostra l'arte non vuole essere di propaganda e/o agiografia, come sarebbe tanto piaciuto a Napoleone, non deve evocare acriticamente le Res Gestae. Per Jean Gaudaire-Thor anche l'estetica potrebbe essere un modo di coniugare conoscenza e studio del bello, perché oggi, nell'epoca dei veloci "like", vale il motto illuminista: " Sapere aude!"... La mostra è accompagnata da un catalogo generale delle esposizioni itineranti, edito da volonté d'Art e dall'Associazione Culturale CAPIT Ravenna con una prefazione di Thierry Lentz, direttore della Fondation Napoléon e uno scritto sull'età napoleonica in Romagna di Hidalgo Cont. La mostra ha ottenuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ravenna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. È inserita nel calendario delle manifestazioni ufficiali della Fondaztion Napoléon e gode del logo di "Année Napoléon".
L'intresso alla mostra è gratuito. Necessari, per misure anticovid, mascherina, green pass o tampone.
Orari di visita:
dal giovedì al sabato / 15 - 18
domenica 10 - 12 15 - 18

Dove

RAVENNA Piazza del Popolo

Quando

apertura 20 novembre 2022, ore 16,30

INFO

PALAZZO DELL?OROLOGIO