RECENSIONI
Interventi critici, poetici e riflessivi:
Giuliano Cassetti, Vic Moniaci, Giannino Cascardo, Raffaele Straniero, Fieri Arnaldo, Alessia Sala, Enrico Castelnuovo, Silvano Valentini, Cristina Rigamonti, Antonio Molteni, Carlo Castagna, Franco Castelnuovo, Erba Luigi, Cristina Ferrini, Donatella Consonni, Germano Campione, Aldo Nannetti, Gianpaolo Ratti, Edoardo Puglisi, Simona Corti, Dario Angelibusi, Marika Montalbano, Beppe Grossi, Carlo Rispolti, Carlo Costantino, Germana Marini, Ernesto Longoni, Campigli, Claudio Redaelli, Anna Fiume, Paolo Magliocco, Luigi Valerio, Giovanni Marcucci, Irma Zerboni, Sergio Bianchiferri, Patrizio Sidoti.
Paolo Polli al monastero del Lavello: luci, bagliori, cromie.
L’arte tinge l’estate di nuove emozioni.
Paolo Polli accende di nuove emozioni l’estate: dal 28 luglio al 20 agosto 2006, il Maestro espone le sue opere al monastero di S.ta Maria del Lavello di Calolziocorte. L’armonia dell’evento si dispiega in un clima di perfetto connubio tra le suggestioni del luogo espositivo, e la natura poliedrica delle creazioni. Paolo Polli realizza un allestimento capace di incorporare appieno la peculiare dimensione di completezza delle sue espressioni artistiche: pittura e scultura. La vibrante personale pittorica, che ospita prevalentemente i suoi dipinti di carattere materico - espressivo, è coronata da un’esposizione di sculture di rara bellezza. Alcune imponenti e riverberanti forme scultoree, troveranno dignitosa collocazione nell’ampia area del chiostro del monastero del Lavello, dispiegando alla massima potenza la loro carica energetica.
Le tematiche affrontate muovono dal percorso di graduale evoluzione del Maestro: il tema religioso nella "Madonna della vela", la carica energetica creatrice del lavoratore brianzolo nel "Monumento alla mente umana", la continua tensione verso la dimensione estetizzante in "Armonia danzante", "Bellezza giunonica", "La fortuna" e "L''unione della forza", caratterizzate da un ritmo armonioso, fluttuante, echeggiante di profonde, musicali suggestioni.
Il modellato di queste straordinarie forme, scaturite dalla notevole capacità di sintesi di Paolo Polli, è tanto armonioso, leggiadro e fluttuante da tradire la reale consistenza fisica della materia. Le imponenti dimensioni (fino a 2 metri di altezza) si armonizzano in un perfetto connubio coi materiali utilizzati: ferro, acciaio e corten acquisiscono sorprendente dignità estetica, superando la loro origine umile e povera.
L''abilità del Maestro si evince dalla sua incessante ricerca della forma per eccellenza, di una dimensione assoluta, totale, capace di condensare in una forma unica ed essenziale tutte le possibili forme.
La sintesi formale si coniuga alla semplicità dei materiali, enfatizzati nel loro autonomo valore espressivo. Polli riesce così ad arricchire d''intensità energetica ed estetica le forme scultoree, sottraendo anziché aggiungere, rivelando la potenza dell''essenza: la semplificazione formale è direttamente proporzionale all''efficacia contenutistica.
Il chiostro del Monastero del Lavello diviene così il magico luogo di accadimenti artistici: bagliori, fluttuazioni, fughe luminose, trascinano in un magnetico vortice risonante e dinamico. La carica innovativa che contraddistingue queste sculture deve essere ricercata nell''intrinseco progetto che le ha generate: esse sono intimamente legate al disegno ed alla linea, in quanto nascono da una sorta di bidimensionalità che si tridimensionalizza. E'' dunque un''esperienza scultorea che si sviluppa dal piano, per mutarsi poi, come per magico incanto, in un sapiente interscambio di superfici energetiche, costituenti forme dinamiche all''interno di uno spazio.
Altro fondamentale aspetto, connesso tradizionalmente ad una concezione pittorica, è l''introduzione della componente cromatica in scultura. L''abilità di Paolo Polli consiste nell''avvalersi semplicemente della capacità propria dei materiali di assumere particolari colorazioni, sfruttando le caratteristiche intrinseche alla materia stessa. L''ottone lucidato a specchio, il corten e l''acciaio, accostati tra loro donano una policromia di contrasti di elevata raffinatezza e di notevole impatto emotivo.
Queste realizzazioni hanno visto il passaggio dalla dimensione di modelli (1 metro di altezza) alla più ampia scala di opera ambientale, dove l''artista ha saputo coniugare in perfetta armonia la forma scultura con la complessità spaziale.
E'' compito della sensibilità dell''osservatore saper abbandonarsi all''estatica ebbrezza di forme tanto leggiadre quanto intrise di una vitale essenza che, se colta nella sua intimità, traccia indelebile la sua impronta.
Paolo Polli ancora una volta sa sorprenderci di nuove emozioni, creando con gli strumenti dell’arte un sublime, infinito spazio vitale, dove pittura e scultura si incontrano e si fondono per trascendere il reale, e dispiegare il luogo di un accadimento interiore. La pittura di Paolo Polli, prima di essere analizzata, studiata e interpretata, deve essere vissuta: è nient''altro che pura emozione incarnata nella materia cromatica, e in quanto tale deve essere esperita. Il colore si rende come forza espressiva dinamica, capace di generare corrispondenze tra la dimensione visiva e le dimensioni tattili, sonore, olfattive, gustative, grazie alla sua pregnante connotazione sinestesica.
Il colore a olio è corposo, materico, gettato dal Maestro con dinamica sapienza, a spatola, con gesti decisi, liberatori. Materia pittorica e artista sembrano fondersi in un tuttuno: entrambi sono liberi di esprimersi spontaneamente, abbandonando i limiti della formalità. Il colore è lo strumento dell''artista per dar corpo alla sua emozionalità istintiva, e il pittore è il mezzo attraverso il quale il colore può manifestare appieno le proprie capacità espressive. Paolo Polli ha maturato questa pittura materico - gestuale, grazie ad un''evoluzione continua e incessante, che lo ha condotto al raggiungimento di un notevole livello qualitativo. Solo con la completa padronanza dei mezzi artistici è possibile trascendere un tipo di espressione più oggettiva e descrittiva, per cogliere il segreto profondo dell''arte e renderlo finalmente libero.
dott.Irma Zerboni
Il grande artista in mostra ad Annone dal 16 dicembre 2005
Paolo Polli al traguardo delle 100 personali
Non capita spesso che un grande artista possa festeggiare l’ambìto traguardo delle cento mostre personali, e per di più nel suo stesso paese (in questo caso possiamo parlare di un “propheta in patria”), per l’esattezza ad Annone Brianza, in provincia di Lecco, dove il Maestro, e ci stiamo riferendo a Paolo Polli, pittore e scultore di grande fama, è nato l’8 luglio del 1948 e dove tuttora l’artista vive con la famiglia, la moglie Anna e i figli Lorenzo, Massimiliano e Pietro, e dove lavora, con studio in Via Fontana 2 e galleria con spazio espositivo in Via Ponte 5.
Polli ha iniziato la sua fulgida carriera proprio ad Annone, con una mostra all’oratorio negli anni ’70 con il sindaco Adriano Cesana, continuando poi di successo in successo fino a questa personale, dal 15 dicembre 2005 al 1° gennaio 2006 con inaugurazione giovedì 15 dicembre alle ore 21 nella prestigiosa Villa Cabella, patrocinio dell’Amministrazione Comunale e saluto ufficiale delle autorità provinciali e comunali, tra cui il sindaco Carlo Colombo e l’assessore alla Cultura Tiziano Corti.
Il Maestro di Annone presenta in questa esposizione sei sculture di un metro di altezza, il modello dell’imponente “Monumento alla Mente Umana”, che presto sarà installato in un prestigioso luogo del territorio comunale, un intenso Cristo e tre cavalli dorati, il cosiddetto “Ceiling delle Grigne” e ben 30 opere di pittura, fra quelle della più recente “arte estrema” o “arte esasperata”, basata sul colore e sulla luce, e quelle che potremmo definire “capricci” dell’artista, cioè terre con paesaggi di stampo figurativo ed effetti fluorescenti di pa