RECENSIONI
DANIELE GIOMMONI
Daniele Giommoni è un giovane pittore emergente, che nasce a Castiglion Fiorentino (AR) nel 1972. Vive la sua infanzia in una serena e tranquilla realtà familiare. Sin da giovanissimo coltiva la passione e il suo grande talento per la musica, che esprime sia ascoltandola negli svariati generi che spaziano da quella classica a quella heavy metal, ma soprattutto suonando privatamente, per varie ore al giorno, il pianoforte e il basso, e saltuariamente in pubblico con un gruppo di amici in vari locali proponendo cover e proprie canzoni. Con il tempo, per motivi logistici legati al lavoro abbandona questa attività, che presto verrà sostituita da una altra passione, a lui altamente congeniale: la Pittura. Nella primavera del 2000 inizia il suo percorso artistico frequentando alcune botteghe di noti pittori locali, ed inizia a realizzare opere i cui principali soggetti sono scorci di vita quotidiana vissuta, e i tipici paesaggi che lo circondano. “Ogni mio quadro oltre che rappresentare un paesaggio uno scorcio o un momento, racchiude sensazioni, stati d’animo legati ad un periodo, messaggi nei confronti delle persone che osservano”. Grande amante della natura, organizza spesso escursioni, sia in macchina che in moto, lungo strade isolate in mezzo alla campagna o lunghe passeggiate nei boschi, durante tutte le stagioni, anche d’inverno; “ Adoro l’inverno, durante le giornate di pioggia, con l’acqua che mi cade sul vetro della macchina, le luci che si scompongono e le forme che si scontorcono”, così come predilige le ambientazioni ed i colori primaverili ed autunnali. Le energie che ne trae da tutto questo peregrinare in solitario, verranno spesso trasfigurati nei suoi romantici quadri, che realizzerà nella mansarda dove tiene il suo studio, e dove si dedica per ore a dipingere; “Utilizzo l’arte per mettermi in contatto con gli altri. L’ ho fatto tramite la musica suonando strumenti e dischi, l’ ho fatto parlando nell’ ombra dietro ad un microfono. Adesso . . . il colore”. Attualmente le sue opere sono esposte in numerose collezioni private in Italia Europa e U.S.A. Daniele Gommoni è inoltre un abile pescatore e un buongustaio; si diletta a cucinare e ha fatto vari corsi di degustazione divenendo sommelier (Rita Carioti).
I soggetti della pittura di Daniele Giommoni attingono alla vita agreste, dove uomini e animali vivono una vita comune, immersi in pacifico panismo naturale. Le opere presentano una minuziosa ed attenta restituzione in tela del paesaggio osservato, che è quello della campagna, con i suoi topoi (la vigna, il gregge, i campi e scorci di borghi medioevali). .Anche la tecnica pittorica attinge alla tradizione toscana: per l’uso di masse di colore e campiture cromatiche più o meno estese, nella fusione tonale di luce e colore, i quadri di Giommoni potrebbero definirsi neo-macchiaioli. Anche se le immagini appaiono sfumate attraverso le modulazioni dei colori e delle ombre, le macchie conferiscono ai dipinti una solida corposità. Le note cromatiche e luminose non fanno, ma riempiono un spazio dato (Bagno Vagnoni); non muovono lo spazio imponendogli il loro ritmo, ma si muovono lungo i percorsi obbligati di uno spazio immobile, pastorale e bucolico. Qui l’animo del pittore sembra accarezzare col pennello i fili d’erba, i fiori, gli animali e l’uomo.
In altri quadri (Cane, Footway e Scorcio) la tecnica presenta filamenti frastagliati e spatolate che, invece di accostarsi, sembrano sovrapporsi: in tal modo le superfici sembravano vibrare di un’intensa luminosità, che comunica le impressioni e le emozioni provate dal pittore nell’osservazione della natura dal vivo, en plein air. L’accostamento dei colori puri applicati sulla tela e a piccoli tratti sembra rimandare al Divisionismo.
( prof. Massimiliano Badiali)