RECENSIONI
Recensione critica di Miguel Gomez
Direttore Artistico della Biennale d'Arte di bari
per l’esposizione personale “PARADISE” di Marialuisa Sabato
Chiesa della Vallisa dal 12 al 22 giugno 2018
Pennellate blu, azzurre, verdi, rosse, pennellate che sono i pensieri tonali e significativi di Marialuisa Sabato. I dipinti di questo progetto di mostra intitolato “Paradise” sono uno squarcio visivo sul nostro mondo, il vero mondo, quello della natura e dei suoi figli. Immagini che spesso affiorano da un buio intenso in tutta la loro luce, una luce che non è quella solare ma luce propria dei soggetti dipinti, meravigliosi fiori, paesaggi, uccelli dai piumaggi soffici, delicati e prorompenti. Un viaggio tra luci notturne e solari in una stessa visione, come osservare Iside e Osiride fusi assieme, luna e sole in un solo pensiero pittorico, materia oscura che dona forma, immagine e colore.
Un richiamo alle radici è l’urlo che Marialuisa Sabato lancia con il linguaggio dei colori, radici che sono indissolubili dalla natura che ci circonda e che spesso, molto spesso, noi “Umani” calpestiamo irrispettosi della meravigliosa armonia che ogni giorno ci viene regalata, ma noi siamo Umani e non Terrestri, forse per questo non comprendiamo fino in fondo il valore della natura che ci circonda. Marialuisa è un artista a metà strada tra l’umano e il terrestre, che sente e percepisce dentro di sé ogni minimo movimento della propria interiorità e solo dopo compone e dipinge sinfonie. Dentro le sue immagini, composte, ordinate, precise, si percepisce il suo controsenso che le da equilibrio, ossia un profondo anelito
spirituale, al di là di ogni ordine e compostezza rigida formale. Anche se la spinta artistica iniziale è istintiva, non vi è dubbio sul fatto che la componente razionale viene ad avere un determinato ruolo nel suo processo creativo. Marialuisa riesce a camminare sul doppio binario dell’emotività e della razionalizzazione. Quest’ultima è utile all’artista per dare senso alla sua arte, per comprendere la ragione ultima della sua particolare comunicazione ed espressività, foglie , rami, alberi, fiori, uccelli, si annodano e si sciolgono in un anelito costante verso la luce, fonte di vita e quindi di sopravvivenza. Le motivazioni intime sentimentali, intellettuali ed emotive di Marialuisa prendono vita attraverso l’uso costante di colori luminosi e affascinanti che diventano metafora e simbolo della sua energia. Il suo messaggio è comunicazione progressiva e ascendente: il magma dell’inconscio si fa consapevolezza acquisita solo dopo che l’artista ha tracciato linee e sovrapposto colori netti e sfumati di una profonda intensità cromatica. Questo a mio avviso è il “Paradiso” di Marialuisa Sabato, finestra di un sentimento divino a cui l’essere umano deve affacciarsi per tentare di uscire dal proprio involucro, dal proprio egoismo, un sentimento a cui bisogna affacciarsi con rispetto, delicatezza e silenzio.
"Su oscuri laghi galleggiano luminose ninfee,
se hai scordato la fragranza di un fiore, la delicatezza di un battito d’ali
puoi affacciarti senza timore davanti a queste tele,
in silenzio lasciati prendere dal loro fascino e i ricordi del mondo a cui appartieni riaffioreranno."