Massimo Genovesi

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Pittori

I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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La pittura mi ha stregato in tenera età, quando nei pomeriggi dorati della mia infanzia, braccia conserte sul tavolo di granito del mio salotto, totalmente rapito, osservavo mio padre, anch’egli pittore per diletto, dipingere antiche statue greche ed egizie su fogli di papiro vergato a mano. Tale fuoco artistico rimase per lungo tempo sopito nel mio animo, fino a quando esplose con furore in una pensioncina a due passi da Santa Maria Maggiore in Roma, dove cominciai a dipingere piccole tempere raffiguranti gli oggetti che mi circondavano: dal vecchio televisore con l’antenna rotta al lavandino che si trovava di fronte al mio letto. Che splendido periodo! divoravo biografie di grandi pittori cercando di intuirne i segreti e frequentavo con assiduità grandi mostre (Klimt, Monet, Renoir, Cezanne, Poussin ecc.). Da allora ho sempre dipinto, ed il mio interesse si è sempre più incentrato sulla figura umana, in particolare su quella femminile. Negli ultimi anni ho messo da parte il museo ed ho cercato sempre più una rappresentazione spontanea, immediata, direi addirittura compulsiva. Direttamente dal mio subconscio le figure prendono forma su ritagli di fogli scabri, perlopiù carta da pacco. Non so se tali dipinti possano essere ricondotti ad una determinata corrente artistica piuttosto che un’altra, ma di sicuro si tratta di opere contemporanee, forse ondata di ritorno del magma massmediatico che viviamo quotidianamente. Dal canto mio spero soltanto che tali dipinti possano trovare l’apprezzamento di qualche amatore.