RECENSIONI
Stefano Rollero attivo ormai da anni, espone le sue creazioni che si estrinsecano in composizioni, installazioni e collage. Queste ultime, in particolare, sottointendono la volontà dell''artista che, manipolando ed assemblando strumenti ormai obsoleti, quali ad esempio, finimenti e bordature di cavalcaturein ambiente contadino, segnano il rimpianto di un tempo definitivamente irrecuprabile. La porta, su cui gli stessi oggetti sono tangibilmente collocati, esprime il limite, la linea di confine tra il passato ed il presente.
O ancora nell''opera Totem la maschera è riempita di cavi ottici, emblematica rappresentazione della vita che, all''opposto del precedente lavoro, è proiettata in una dimensione ancora temporale, ma futura. Da sottolineare la capacità di Stefano Rollero di avvalersi sempre di nuove esperienze evitando, così, di cadere in un facile e volgare manierismo.
Prof. Gianfranco D''Angelo
Critico d''Arte
Giornalista