Ed io lo posso dire

Collettiva d’arte contemporanea a cura di Anna Soricaro


Ed io lo posso dire

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Una citazione di Vinicio Capossela ispira un’esposizione d’arte tratta da un romanzo scomponibile ('Non si muore tutte le mattine'), un concentrato di scritture sull’ambizione, l’impresa, la resa e la grazia. Ogni opera d’arte è un luogo in cui tutto inizia e finisce, un posto in cui una caterva di ogni cosa si accumula , 'frutto dell’ambizione, della resa e della grazia'.
‘Ed io lo posso dire’è l’espressione che chiunque può utilizzare, poichè chiunque ha un po’ di storia da raccontare, ricordi da imprimere, emozioni da suscitare, segni dentro e fuori di vita vissuta, espressi nelle forme più disparate e nei modi più intimi. Così, con la stessa naturalezza con cui si viene al mondo e la semplicità del dire, quattro artisti parlano a modo loro, con disinvoltura, nel modo che da sempre amano attuare. Giorgio Calza, Davide Camattari, Renato Giorgio, Rosanna Romano si esprimono con la figurazione nelle forme più diverse che esistano, tra spatola e grafite, acrilici e toni intensi. Giorgio Calza si avvale della matita per esprimere il desiderio intimo di dire, linee sottili e sobrie si affiancano delineando alberi e paesaggi resi con abile maestria. Mai si penserebbe ad una giovane mano davanti a quei tratti così sapienti che rapidi si muovono sulla delicatezza del foglio individuando un contrasto tenue, impalpabile ed elegante. Davide Camattari è affascinato dai volti delle donne che ritrae con sorprendente realismo; attraverso un'arte schietta in cui i toni sono sempre intensi in ogni sfumatura parla del fascino della sua passione attraverso gli occhi delle protagoniste. Parole e sguardi si intersecano intrigando l'osservatore ed attuando un'arte insolita ed avvincente. Renato Giorgio necessita di poche parole di presentazione: maestro d'arte di astrazione e figurazione, si propone solo con la grafite in questa esposizione dicendo, a modo suo, di una passione che sa esprimere in poco tempo, specie se è tratteggiata dalla matita che con lui danza in un assolo grandioso. Rosanna Romano vuole dipingere i moti interiori imprimendo carattere ad ogni opera utilizzando tecniche sempre diverse. Artista in continua mutazione, dipinge spesso volti poiché gli occhi della gente la affascinano: si avvale di continue sperimentazioni per creare come la mente e l'anima. Energica, determinata ed avvincente la sua arte rispecchia un'anima sensibile e profonda in cui ogni rappresentazione serba un tratto di vissuto per rese finali di grande impatto.
Opere semplici e profonde, ricolme di storia e sensi latenti.
 
[…] C’è da pensarci, prima di finire altrove, che senza i miei ricordi e il mio dolore, sarei un niente sulla terra…e io lo posso dire, che già ne ho avute di stanze d’albergo e materassi rivestiti d’incerata da ospizio e ho conosciuto gli compartimenti dei treni adriatici, quando la vita mi si è spogliata di dosso. Lo posso dire io che conosco il valore di una scarpa, di un guanto o di una sciarpa.
Vinicio Capossela, Non si muore tutte le mattine, Feltrinelli 2007

Periodo di Riferimento: 22 Ottobre – 5 Novembre 2015
Vernice: giovedì 22 ottobre - ore 18.00
Patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis
Orari: lunedì - venerdì 17 - 20; sabato e tutte le mattine su appuntamento; domenica chiuso
Ingresso: Libero

Dove

Centro Culturale Zerouno, via Indipendenza 27, Barletta

Quando

dal 22 ottobre al 5 novembre 2015

INFO

vernice giovedì 22 ottobre ore 18.00