sei al sicuro

Collettiva d’arte contemporanea a cura di Anna Soricaro


sei al sicuro

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Una esposizione dedicata alla figurazione, la più svariata, dalla precisione della ritrattistica alla trattazione meno convenzionale, per scelta, perché ogni figurazione ha un tratto differente che sa fare la differenza. Davanti alle opere d’arte si può chiudere gli occhi, scordare il mondo, con loro nessuno ti fa male, ’sei al sicuro’, così in quindici opere d’arte si assiste alla certezza che ogni creazione è il risultato delle emozioni di chi crea ed espressione della nostra epoca. Le opere d’arte figurative hanno la grande capacità di essere osservate con estrema facilità rispetto all’astrazione e di essere più chiare nel significato, almeno nella stragrande maggioranza di esse, questo consente loro di ‘piantare bene i piedi a terra e cominciare a vivere’ lasciando che divengano veicolo espressivo inconsueto ed avvincente. Tre gli artisti che diversamente hanno saputo confrontarsi nella figurazione, molto diversa tra loro, tra ritrattistica ricercata e paesaggi non convenzionali riuscendo a chiudere gli occhi e staccare dalla routine.

Grazia Barbieri ha una mano sapiente e delicata ed una umiltà così riservata che solo con la pittura attenta riesce a liberare il suo spirito determinato e preciso. Certosina la mano si muove sul supporto lasciando che la luce, alla stregua di grandi artisti, divenga fondamentale nella lettura delle sue opere; tutte donne le protagoniste di questa mostra scrutano l’osservatore penetrando nell’intimo, ma poco si resiste al loro sguardo lasciando che la luce, da grande protagonista, accompagni chi osserva nella lettura dei particolari lasciando che il fondo sia nucleo generatore. Un’arte sapiente e matura, frutto di una mano maestra nell’arte.

Davide Camattari ha perfezionato la sua pittura divenendo tanto padrone della sua passione da creare opere a colori esito di lavoro attento. Una sequenza artistica di uno stesso volto in diverse pose consente alla pittura, resa con eccellenza, di affiancarsi alla fotografia riuscendo benissimo a mostrare la sua grandezza. Introducendo colore in opere spesso rese in bianco/nero affida entusiasmo e grinta alla soluzione finale consentendo all’osservatore una visione finale intrigante ed avvincente. Artista in continua sperimentazione perfezione la sua pittura grandemente riuscendo a creare soluzioni di mirabile fattezza.

Nicola Schiraldi dipinge dettato da una passione di anni, con esperienza grafica si avvicina a diversi generi, sempre diversi, tutte sperimentazioni a colori su supporti esili e comuni come il cartone. Un’arte poco comune, specie per certe rese, appare subito dai tratteggi sia figurativi che astratti; la figurazione di questa mostra non è resa con paesaggi ‘semplici’, almeno non apparentemente. Una linea astratta contorna le opere che tra squadri, ritocchi, linee e tanto colore delineano case, alberi, paesaggi reali. Schiraldi è un giovane artista in continua sperimentazione, mai fermo in una definizione artistica che permetta di inquadrarlo e catalogarlo, motivo di grande fascino e versatilità questo, ha l’eccellenza di sapere tratteggiare i paesaggi uscendo dagli schemi del convenzionale. Certo della passione che gli consente risultati sempre diversi Schiraldi sperimenta continuamente riuscendo a creare opere di grande interesse in cui ritrovare la grandezza di una abile mano in ogni lavoro.
In un presente in cui la figurazione viene resa con retroproiezioni, ricalchi, stampe, riuscire a rintracciare chi ancora fa la differenza tra ritratti e paesaggi inconsueti consente di ’essere al sicuro’ pur avendo i piedi a terra e vivendo in un presente sin troppo precario.

"Vuoi tornare a casa o vuoi restare qui? Certo è bello quassù! Puoi chiudere tutti quanti gli impianti; spegnare tutte le luci; chiudere gli occhi e scordarti il mondo. Qui nessuno ti fa del male; sei al sicuro. Che senso ha andare avanti? Che senso ha vivere?...Devi piantare bene i piedi per terra e cominciare a vivere...Hei Ryan!...è ora di tornare a casa!"
Gravity, 2013, diretto da Alfonso Cuaròn

Periodo di Riferimento: 24 maggio - 7 giugno 2016
Vernice: martedì 24 maggio ore 18.00
Patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis
Orari: dal lunedì al venerdì 17.30 - 20.00; sabato e tutte le mattine su appuntamento; domenica chiuso
Ingresso: Libero

Dove

Centro Culturale Zerouno, via Indipendenza 27, Barletta

Quando

24 maggio - 7 giugno