Giuditta Iaccarino

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I contenuti qui di seguito riportati, sono a cura esclusiva dell'artista

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La cappellaia si vestì a festa, non era domenica e non era tempesta. Fili affastellati corsero affannati per mettersi in fila, ordinati. Poi arrivò il bianco lana, poi il nero cotone, il rosso ricamato urlò che era ora di andare a giocare, a creare, a tessere trame. Il verde cordoncino, l’azzurro nastro del cielo limpido, il giallo filo di scozia e c’era addirittura l’indaco merletto che presiedeva. Tagliarono il nastro e la gara iniziò. Tutti coloro che ne ebbero voglia si cucirono, si annodarono, si unirono... Ognuno fu utile all’altro. Nessuno poteva fare a meno del suo compagno. Era una danza Zig Zag che miscelava gli effetti, gli odori della scuola ed il tatto delle vacanze al mare. Dall’alto arrivò un’altra sorpresa. Una mano, bianca, a guidare… e tutti ci saltarono sopra, la strinsero forte, la riconobbero. Ognuno lasciò un filo, un baffo, uno sberleffo contro il vuoto da riempire. Chi urlava, chi girava divertito, chi saltellava lasciando puntini di maglie: alte, basse, rasate, altissime... La mano enorme unì le maglie, continuò le catenelle e la superficie si riempì di colore…di… Giuditta Iaccarino Atelier!

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