RECENSIONI
Arte più Arte
GIORNALE TRIMESTRALE ILLUSTRATO DI PITTURA, SCULTURA, GRAFICA, POESIA, E NARRATIVA .
Roberto Lorenzini
“Per la dialettica delle forme”
Roberto Lorenzini è un artista nato a Mori (Tn) nel 1964, che vive a Rovereto dal 1998.
Appassionato di pittura muove i primi passi nel campo figurativo all’età di trent’anni, finché si lascia attrarre dall’informale e dal concettuale, sviluppando una propria tematica innovativa ed affascinante.
E’ naturale che un artista il quale ha vissuto l’epopea – inconcepibile un tempo – del primo uomo sulla luna, viva la “spazialità”secondo un metro d’ avanguardia
E’ noto come Marcel Duchamp abbia rivolto la propria attenzione agli oggetti comuni, polemizzando – con sottile ironia – nel dare risalto al “prefabbricato”, fino ad assurgere ad un risaltante nichilismo estetico, al
Punto di svalutare la realtà. La sua contestazione diventa provocazione allorché dà risalto ad un “orinatoio rovesciato”, dando consistenza al “ready made”, ed ispirando il dadaismo americano di Picabia e di Man Ray .
Pertanto la poetica del “dada”, che nasce nel 1916 a Zurigo come demistificazione di alcuni valori sostenuti dai guerrafondai, rifiuta l’oggetto come mercificabile.
Nel 1965 alcuni artisti del gruppo americano “art and language” (arte e linguaggio), ispireranno il movimento concettuale, tanto che nel 1966 conferiscono validità all’arte povera” che fa leva sul cumolo dei materiali più disperati ed assortiti, prelevati dal quotidiano.
Era necessaria questa premessa storica, nel campo dell’arte, per inquadrare meglio la ricerca di Roberto Lorenzini, che si qualifica come un vero artista, dotato di una ricca fantasia, ispirato da una travolgente emotività.
Arte più Arte
GIORNALE TRIMESTRALE ILLUSTRATO DI PITTURA, SCULTURA, GRAFICA, POESIA, E NARRATIVA .
Egli fa uso di carta, di pagine di giornale e di libri, che fanno da sfondo a dischi in vinile, a legni, tazze, posate in ceramica, forchette di metallo, oggetti plastici e creazioni in gesso, e vari elementi che egli trasfigura componendo quadri con diverso materiale in un vasto e mirabile “assemblage” su iuta.
Definisco la ricerca artistica di Roberto Lorenzini una ricerca “metamorfica neo concettuale”, rientrando nel novero di coloro che fanno della”dialettica delle forme”, il loro campo di battaglia in opposizione
all’ ”estetica delle forme”, (il figurativo tradizionale). Ma nella ricerca di questo artista prendono consistenza altri motivi ascendenti e spirituali: una elevazione del “simbolo” a miraggio dell’umanità. Tutto è illusione, mimesi della realtà. Diceva il Buddha che “nulla è duraturo” tutto è apparenza.
Scaturisce dall’opera di Roberto Lorenzini una personale “empatia”,
che è la proiezione dei propri sentimenti negli oggetti inanimati, i quali affastellati e messi assieme vivono una loro intima realtà che a noi sfugge. Il concettodel’ “Kunstwollen”, termine tedesco che significa
volontà d’arte, viene suggerito da Alois Rigl che vide in diversi motivi dell’arte indigena dell’Africa e dell’Oceania, una risorgente vitalità di ogni opera d’arte, purché si rispetti il desiderio intimo dell’ artista di esprimere la purezza immacolata del proprio ideale. Ecco perchè ho sempre sostenuto ( sulla scia di Marcuse) che
“l’arte è la ricerca ontologica delle forma “ . Quando per “ontologica” ci si riferisca al divino.
In questo senso le opere di Roberto Lorenzini sono valide.
Antonino De Bono
Direzione e redazione: Milano – viale Umbria , 15- tel 02 5510069
Direttore responsabile e fondatore:Antonino De Bono
ARTISTI IN PRIMO PIANO
A CURA DI
MARIAROSARIA BELGIOVINE
Roberto Lorenzini
Roberto lorenzini ci propone una versione molto particolare della sua creatività.
Artista eclettico, sa contemporaneamente esprimersi con l’ applicazione materica e con la stesura cromatica.
Da una parte egli racconta le sue emozioni cromatiche, con intenso equilibrio e struttura segnica, abile nell’accostamento del colore e della forma.
Egli affida al suo rapido gesto tutta la sua vena creativa comunicando i suoi equilibri interiori.
Una elaborazione di conflitti socio consumisti della
società, un senso di ribellione che avvolge misticamente il suo operato, attraverso oggetti visivamente costruiti per rendere espressiva la sua irrefrenabile creatività, con attento scandaglio delle sue emozioni interiori. C’è anche il lorenzini enigmatico, che ama raccontare conflitti interiori con gli assoluti di espressione concettuale che sanno descrivere i suoi tumulti interiori.
Oggetti e colori si mescolano per dare forma ai suoi pensieri più inespressi sempre sottolineando il suo stato d’animo attivo e ricco di energia creativa.
prof. Mariarosaria Belgiovine
EUROART-EXPO’
EUROPEAN PROMOTION OF ARTS
UNA FINESTRA SUL MONDO DELL’ARTE
A CURA DI
FRANCESCO CHETTA
Roberto Lorenzini
Roberto Lorenzini : un artista che percorre il suo immaginario con una ricerca davvero particolare, che esalta la sua creatività mescolando formule cromatiche ed energie materiche .
E’ un artista ricco di idee nel panorama artistico contemporaneo; le sue performance descrivono elegantemente i suoi interessi artistici rivolti soprattutto al pop design avanguardista.
La sua ricerca viene sobriamente colmata con l’uso di oggetti della nostra quotidianità affiancati da inserti matrici dal giusto equilibrio cromatico.
Noi ci troviamo davanti ad un artista in grado di fondere insieme l’oggettività del consumismo
quotidiano, con l’essenzialità del plasticismo contemporaneo.
Lorenzini ci descrive i suoi desideri di libertà costruttiva in uno spazio atemporale dominato da molti messaggi comprensibili con l’intervento di frasi memoriali.
Le sue opere infatti riescono a trasmettere all’ osservatore messaggi di partecipazione alle analisi approfondite delle sue interiorità di non facile lettura, tuttavia profonde per interpretazione e comunicazione.
Attraverso le sue opere, Roberto Lorenzini ci descrive la sobria purezza segnica l’apice del contemplativo con recondita reazione introspettiva dell’uomo, dove il godimento interiore, evocati dalla sua personalità artistica.
Il Direttore Artistico
prof. Francesco Chetta
ARTITALIA EDIZIONI
Via Sabotino 11 – 21100 Varese
Acura di
Vito Cracas
Roberto Lorenzini
Roberto Lorenzini osserva con occhio critico sia la realtà fenomenica, sia quella che emerge dalla memoria o dall’inconscio, riscoprendone nessi e valori in un’ottica fantasiosa, lontano dalle codificazioni tradizionali.
Emozioni e sensazioni nuove si propongono alla sua creativa ispirazione, che le trasfonde nelle opere attraverso un inedito linguaggio.
Forme e colori nei suoi lavori si intersecano, si sovrappongono, si relazionano; entità liberamente vaganti creano interazioni significanti in uno spazio che è scenario di fantasia,parabola dell’immaginario, mediatore di oggettività e astrazione, sintesi informale e proiezione onirica.
ogni evento dell’esistenza come ogni oggetto della quotidianità può entrare a far parte delle analisi concettuali di Lorenzini, dove ciascun elemento perde la propria connotazione consueta, per assumere ruoli nuovi. Tazzine, caffettiere, fogli stampati, oggetti di plastica odi legno, filamenti metallici…. In contesti cromatici basati su poche tinte accostate con gusto: sono libere interpretazioni di stati d’animo, di messaggi, di situazioni varie, ed anche di entità difficilmente rappresentabili in pittura, come i suoni, evocati da sapienti connubi di mimesi e allegorie.
Arte validissima e originale, quella di Lorenzini si basa su una sicura gestualità, che non è occasionale improvvisazione, ma risposta funzionale a una progettualità complessa, dove si integrano magicamente ponderazione e immediatezza, evocazione, creatività e profonde conoscenze tecniche
Vito Cracas
LE STORIE SPREGIUDICATE DI
ROBERTO LORENZINI