Nessuno ci crede

Collettiva d’arte contemporanea a cura di Anna Soricaro


Nessuno ci crede

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Una citazione del nobel alla letteratura del lontano 1934 accompagnerà la fine dell’estate presso le sale di Zerouno, in una esposizione interamente dedicata alla figurazione. Un’espressione concisa e ben mirata di Pirandello apre un discorso infinito tra pazzia e lucidità, verità e follia. Si è pensato alle opere d’arte, alla ’follia passionale’ di chi dipinge e alla verità che trasmettono. Quanta verità c’è nella figurazione? Nessuno potrà o saprà mai rispondere a questa domanda. Sempre diversa, palese e chiara a chiunque la figurazione a volte ritrae scene reali e concrete, altre volte è frutto di fantasia, sogni, desideri, certo è che riesce a comunicare grandemente, molto più di quanto riesca l‘astrazione. Una breve espressione di una commedia ricorda la sicurezza ed eccentricità dell’arte che con esuberanza, determinazione e sfrontatezza si palesa a tutti, senza preoccupazione di ciò che deve ritrarre.

‘Nessuno ci crede’ è un’esposizione in cui le opere di Assunta Cassa, Loredana Cacucciolo, Valerio Guacci, Giacomo Sampieri parlano di realtà o follia con sfrontatezza lasciando l’osservatore nel dubbio. Assunta Cassa nel tratto oramai distintivo della sua arte si avvale di colore vivaci e vividi per inquadrare volti e corpi sempre diversi dall’intensità avvolgente ed avvincente. Ora in grandi formati ora in piccoli individua squarci di mondi sempre diversi, dalla solitudine delle donne ai balli per strada, sempre con una mano divenuta ricolma di intraprendenza e carattere. La maturità e maestria di Loredana Cacucciolo le consentono di allontanarsi dalle precedenti ricerche lasciando che la fugacità del tratto individui corpi nudi con pennellate così intense e determinate, rapide ed incisive a favore di creazioni sempre più raffinate ed eleganti dove la femminilità si palesa con classe senza mai evolversi in volgarità. Valerio Guacci si esprime, questa volta, con la figurazione, lasciando che volti e sguardi ben impostati e corposamente studiati fungano da stimolo alla riflessione per l’osservatore. Opere giustamente inquadrate, sguardi sempre meditativi e figure umane rese con tecnica attenta e scrupolosa creano opere dall’impostazione diversa dal consueto, per questo intriganti e riflessive. Giacomo Sampieri fotografa con la pittura i suoi personaggi, scatti di sorprendente impatto rappresentano squarci del reale lasciando che tecnica e grandezza si palesino con grinta. Una selezione dedicata all’acqua dove il blu cristallino è reso con sorprendente precisione lasciando il pubblico immobile, a riflettere, davanti ogni tratto.

Basta che si metta a gridare in faccia a tutti la verità. Nessuno ci crede e tutti la pendono per pazza. [Luigi Pirandello, Il berretto a sonagli, Mondadori]

Periodo di Riferimento: 27 agosto - 10 settembre
Vernice: giovedì 27 agosto ore 18.00
Patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis
Orari: dal lunedì al venerdì 17 - 20; sabato e tutte le mattine su appuntamento: domenica chiuso
Ingresso: libero

Dove

Centro Culturale Zerouno, via Indipendenza 27, Barletta

Quando

27 agosto - 10 settembre 2015